"Noi siamo un popolo con delle
radici ben precise e vogliamo difenderle dalle invasioni altrui!"
Spesso queste parole sono urlate
al pubblico dai media o dai palchi dei comizi da molti personaggi in vista, che
ostentano la difesa delle Italiche Radici, a discapito di qualche fantomatica
invasione e a difesa della nostra italianità.
A parte che dovrebbero spiegare
cosa è l'italianità, e dovrebbero anche, spiegare, se ne fossero a conoscenza,
che la penisola italiana è il centro di un mare che si ha visto percorrere per
tutta la sua recente vita, moltitudini diverse di colori e lingue, che hanno
felicemente soggiornato e vissuto sullo stivale, contribuendo a formare quella
che ora è l'Italia.
Tenendo conto che, i primi evoluti
abitatori dell'Italia furono genti di origine probabilmente, asiatico - turca,
vedi i fuggitivi di Troia: Enea e compagnia bella, si può ben dire che di certo
non esiste una radice unica delle genti italiane.
Se ne deduce che le Italiche
Radici sono molto ma molto diverse nelle origini. Già questo dovrebbe azzittire
questi personaggi.
Ora, lasciamo stare le origini e discutiamo
di religione, che oggi va molto di moda, giacché è un "mood" baciare
altarini religiosi.
Iniziamo da quando arrivarono i
primi a civilizzare l'Italia?
Bene, erano politeisti pagani: quindi
le Radici Italiche affondano nel paganesimo!
Continuiamo? La prima terra a
essere chiamata Italia fu la Calabria? E chi viveva in Calabria? I Greci. Che
cosa professavano i Greci? Il politeismo pagano.
Andiamo avanti di qualche secolo,
forse questi personaggi e i loro "adepti" ricordano meglio, visto che
si è perso il senso del ricordo e della cultura, e si potrebbe dire: "Eh
si, tu tiri fuori i preistorici!".
Il Cristianesimo? Si trapiantò
nello stivale dopo qualche lustro della venuta di Gesù, poiché Saulo ebbe la
felice idea di arrivare a Roma dopo molti decenni dalla scomparsa di Gesù dal
mondo.
Chi è Saulo? Informatevi!
Nella penisola bisogna aspettare
il 320 circa, per vedere una religione unica, quando Costantino rese il Cattolicesimo
religione dell'Impero e dopo il concilio di Nicea.
Che cosa è successo dopo? Le
religioni cambiarono in tutta la penisola. Nel centro dell'Italia vi era la
chiesa cattolica, che governava oltre che nel suo territorio anche in quello
dei vari stati vassalli, imponendo con forza e scomuniche le sue leggi, le
quali, proprio i padri e i figli di quel Giussano, cercavano sempre di
rifiutare e non accettare.
Sino a quando non ci fu lo scisma
e le due chiese si divisero: nel sud est della penisola, la chiesa ortodossa con
i riti bizantini, nel centro la chiesa di Roma, mentre dall'altra parte, a ovest
vi era l'Islam, con gli arabi andalusi nella Sicilia per ben duecento
anni(827-1091).
Non ci credete? Eh se aveste
studiato, magari…
Nei secoli avvenire, durante il regno
di Federico II lo "Stupor Mundi", non vi era una religione ben
precisa, poiché il Re dei re aveva nella sua corte cristiani, ebrei e
musulmani, e tra l'altro fu anche scomunicato dal papa stesso.
Deduciamo, che parlare di religiose
Italiche Radici, almeno sino al medio evo, è certo un po’ azzardato.
Sorvoliamo il periodo delle
comuni, dei ducati, dei feudi, delle conquiste di altri regni, che portavano a
loro volta sistemi politici, culturali e religiosi leggermente diversi, arriviamo
ai giorni nostri: l'Italia monarca repubblicana pre unità, ove furono
promulgate le leggi che, poi furono estese a tutta l'Italia unita.
Essendo una monarchia
repubblicana moderna, fu emanato uno statuto che avrebbe dovuto legiferare tutti
gli aspetti della vita dei sudditi del regno sabaudo: lo statuto Albertino.
Questa magna carta affermava la tolleranza
e la libertà religiosa, dando ampio spazio di culto a tutte le religioni
presenti sul territorio del regno. Ne è esempio il codice Zanardelli del 1889.
Anche nel periodo fascista ci
furono leggi non escludenti ma includenti, e non hanno certo definito le
Italiche Radici religiose.
I patti del 1929 furono firmati,
ma non dettero la supremazia alla religione del Vescovo di Roma, infatti,
Mussolini disse tra l'altro: "Il Concordato non riporta il Medioevo in
Italia e non sopprime la libertà di coscienza e di culto, e non tocca
l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, qualunque sia la religione
che essi professano", per ovviare ai patti, vi su la legge Rocco del 1929.
Nonostante siamo agli albori
dell'Italia come la conosciamo oggi, non riesco a trovare qualcosa che indichi che
la religione della penisola sia una sola, e ancor più assurdo è confermare,
senza conoscere la propria storia, che le Italiche Radici siano solo ed
esclusivamente cristiano – giudaiche.
Confermare questo sarebbe come
eliminare secoli di storia, uomini di scienza, scoperte, re e parti intere dei
nostri territori. Forse invece di ripetere come dei pappagalli queste due belle
paroline, sarebbe meglio che questi personaggi in vista, si leggessero la storia
della penisola, dagli albori ad oggi e la raccontassero durante i loro comizi o
show televisivi, forse, lascerebbero un messaggio di tranquillità di conoscenza
e voglia di imparare, che oggi manca veramente tanto.
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