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La dichiarazione di alleanza con i Cristiani del profeta Muhammad

    Tutto risale al 628, quando un gruppo di monaci, provenienti dal più antico monastero esistente, oggi patrimonio dell’UNESCO, situato in Egitto alle pendici del Sinai, si recarono dal Profeta Muhammad per chiedergli protezione.



Muhammad, accolse con favore i monaci provenienti dal monastero di Santa Caterina e giurò loro protezione.

Cosa rappresenta il monastero? Esso è il più antico al mondo e al suo interno vi è la più vasta collezione di manoscritti e icone antiche secondo solo al Vaticano e, da quel giorno che si recarono dal Profeta, i musulmani proteggono questo monastero da ogni avversità.

Nella dichiarazione che il Profeta lasciò ai monaci e di conseguenza nelle mani a dei musulmani intorno a lui a testimoni del fatto, Muhammad dichiarò che tutti i cristiani erano suoi alleati e ogni maltrattamento verso loro era considerato come una violazione del patto da lui stipulato verso Dio.

Il documento redatto dai compagni del Profeta sotto sua dettatura è un esempio di carta dei diritti umani, della proprietà, del lavoro, della sicurezza e della libertà religiosa. Non avrà le decine di articoli delle odierne carte, ma è un fulgido esempio di come l’Islam è stato in anticipo su molte cose che si sono raggiunte negli ultimi decenni in occidente e nell’epoca moderna che non guarda mai al passato.

Il Profeta, come si leggerà, non pone condizioni per questa protezione, oltre a quelle esistenti del Corano, essere cristiani è sufficiente per il suo diktat. Si noterà l’importanza dell’apertura e chiusura del documento, danno alla promessa una dimensione eterna e universale. Muhammad chiarisce che i musulmani sono con i cristiani, vicini o lontani, rendendo così impossibile che la promessa da lui fatta, per i monaci di Santa Caterina, venga a mancare, perché molto distanti, all’epoca, dal governo musulmano,

L’ultima frase dice chiaro “fino al Giorno del Giudizio”, ossia fine alla fine del Mondo, quindi, sta ordinando ai musulmani di obbedire a questa per sempre, minando, in futuro, qualsiasi tentativo di revocare questi diritti inalienabili e inviolabili da lui dettati.

Dichiarazione che emanata al tempo era avanti ad ogni trattato di pace mai emesso, era ed è stata la prima dichiarazione di pace, convivenza, interreligiosità e multiculturalismo che mai storia ebbe a vedere. Avanti anche ai tempi moderni dove le dichiarazioni dei diritti umani si sprecano ma mai nessuna è così nello specifico come questa emessa dal più grande degli uomini mai esistito. 


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Questo è il documento tradotto in italiano:

“Questo è un messaggio di Muhammad ibn Abdullah, che costituisce un patto con coloro la cui religione è il cristianesimo; che noi siamo vicini o lontani, siamo con loro. Io, gli ausiliari (abitanti di Medina) e i miei seguaci vi difendiamo, perché i cristiani sono i miei cittadini. E per Dio, resisterò a tutto ciò che li turba. Nessun vincolo su di loro, in qualsiasi momento. I loro giudici non saranno rimossi dall'ufficio o i loro monaci espulsi dai loro monasteri.

Nessuno dovrebbe mai distruggere un edificio religioso che appartiene a loro o danneggiarlo o rubare qualcosa da esso e poi portarlo ai musulmani. Chiunque ruba qualcosa da esso viola il patto di Dio e disobbedisce al Suo Profeta. In verità, i cristiani sono miei alleati e hanno la certezza del mio sostegno contro tutto ciò che li turba. Nessuno dovrebbe costringerli a viaggiare o combattere contro la loro volontà. I musulmani devono combattere per loro, se necessario. Se una donna cristiana fosse sposata con un musulmano, quel matrimonio non dovrebbe aver luogo senza la sua approvazione. Una volta sposata, nessuno dovrebbe impedirle di andare in chiesa a pregare. Le loro chiese sono sotto la protezione dei musulmani. Nessuno dovrebbe impedire loro di ripararli o rinnovarli, e la santità del loro patto non dovrebbe essere violata in nessuna circostanza. Nessun musulmano dovrebbe violare questo patto fino al Giorno del Giudizio”.

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