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Le mie pubblicazioni sui quotidiani
Intervista sul periodico NewsAcademy.it
Il link all'intervista
"Raffaello Villani quindici anni di ricerca e studio prima di convertirsi all’Islam"
“ Mi sono allontanato dal cristianesimo perché l’ atteggiamento di vivere quella religione mi ha portato a pormi molte domande, soprattutto quando iniziai a comprendere quante fossero le ricchezze materiali della Chiesa, questo tipo di credo non rispecchia ciò che narra e non può rappresentarmi. Scelsi così per un periodo di essere ateo.”
La sentenza della Corte Penale Internazionale sulla Palestina
La Corte Penale Internazionale o Corte Internazionale di Giustizia si è riunita il giorno dieci gennaio del 2024 su richiesta del Sudafrica per indagare Israele su atti di genocidio verso il popolo palestinese.
Il giorno 11 e il giorno 12 rispettivamente il Sudafrica e Israele hanno espresso le proprie arringhe per avvalorare o smontare la tesi in questione. La Corte così ha preso del tempo per poter legiferare.
C’è
da dire che la sentenza della Corte, non ha un valore diretto sulla Stato o
sull’entità o persona indagata. La sua sentenza deve essere avvalorata dall’ONU
e dagli Stati che sono direttamente connessi con la sentenza.
Però,
il suo giudizio ha un valore internazionale importante che può cambiare la
giurisprudenza internazionale e anche le sorti di chi è attore principale o
secondario nel processo.
La
sentenza è stata emessa il 26 gennaio 2024 da parte di 17 giudici che hanno
assistito e deliberato sulla questione interpellata dal Sudafrica.
La
sentenza, redatta in 19 pagina circa, non archivia il caso e rimanda ad un più
approfondito esame della questione.
Significa
che Israele non è stato prosciolto dall’essere accusato di genocidio, cosa che
i media occidentali, in particolar modo quelli italiani, hanno fatto passare in
sordina, passando la notizia in secondo piano se non pure rilegandola a notizia
non importante e a volte, anche screditando i giudici che l’hanno emessa.
Cosa
naturalmente fuori da ogni diritto internazionale, dato che ogni Paese dovrebbe
essere trattato allo stesso, modo, infatti, quando la stessa Corte, che da
adesso per motivi di ripetitività chiamerò con CPI, quando la CPI ha emesso il
mandato internazionale di cattura verso Putin la notizia è stata ripetuta e
amplificata talmente tanto che neanche Messina Denaro ha avuto così risalto.
Cosa
effettivamente dice la sentenza? Vi riporto di seguito, in sintesi, la verità
che i media hanno nascosto.
La sentenza
è del 26 gennaio 2024 è numerata nell’elenco generale come n° 192. Il presidente
di Corte è il giudice Donoghue, ha letto la sentenza che si basa sugli articoli
41 e 48 dello Statuto della Corte e degli articoli 73, 74 e 75 del Regolamento
della Corte.
Come
accennato sono 19 pagine facilmente trovabili on line e la potete trovare qui
su questo link tradotta in italiano.
Scrivo
di seguito un breve sunto con le informazioni più importanti.
L'CPI
stabilisce che alcuni degli atti e delle omissioni commessi da Israele
rientrano nelle disposizioni della Convenzione sul genocidio.
L'CPI
stabilisce di avere giurisdizione per trattare il caso.
L'CPI
stabilisce che l'indicazione di misure provvisorie è giustificata a causa della
plausibilità del genocidio da parte di Israele a Gaza.
La
CPI ordina a Israele di adottare tutte le misure in suo potere per prevenire il
genocidio.
L'CPI
stabilisce che la situazione a Gaza "corre il serio rischio di peggiorare
ulteriormente" prima che l'CPI abbia l'opportunità di emettere una
sentenza definitiva.
Dice
che Israele deve garantire che le sue forze non commettano un genocidio.
La
Corte internazionale di giustizia afferma che Israele deve riferire alla corte
entro un mese su ciò che sta facendo per rispettare l'ordine di adottare tutte
le misure in suo potere per prevenire atti di genocidio a Gaza.
L’CPI
delibera a stragrande maggioranza:
Israele
deve fermare gli attacchi contro i palestinesi
Porre
fine all'istigazione contro i palestinesi come gruppo
Garantire
gli aiuti umanitari
Conservare
le prove
Inviare
la risposta al tribunale entro 1 mese
Tutte
le parti vincolate dal diritto internazionale umanitario
Richieste
di rilascio degli ostaggi di Hamas tenuti a Gaza
Inoltre,
il giudice Donoghue della CPI afferma che i palestinesi sono un gruppo protetto
dalla Convenzione sul genocidio e dice: "Molti palestinesi a Gaza non
hanno accesso al cibo e all'acqua potabile e questo può essere un problema fino
a quando la corte potrà legiferare sul caso sottoscritto”.
Israele
deve sottostare alle norme richieste, ma come ben sappiamo, i governanti di Tal
Aviv, hanno sempre disatteso ogni azione e risoluzione che l’ONU ha intrapreso
nei loro confronti. Solo che in questo caso, facendolo di nuovo, nessuno più
potrebbe tenere in considerazione la CPI con il danno che ognuno potrebbe fare
ciò che gli aggrado non temendo più il giudizio internazionale.
Cosa
che l’Europa come gli Stati Uniti, visto che si ergono a paladini dei diritti,
dovrebbero obbligare Tel Aviv a eseguire gli ordini della CPI. Ma da come
stanno andando le ultime news, tra cui l’annullamento dei sovvenzionamenti/donazioni
all’UNRWA, sarà molto difficile che ciò avvenga. Con tutte le conseguenze che
ho accennato prima: ogni stato, entità, gruppo o persona potrà fare ciò che
vorrà tanto nessuno rispetterà le sentenze internazionali. Non potrà esserci
qualcuno cui è costretto a eseguire gli ordini della CPI, mentre altri potranno
non farlo.
A voi la scelta di continuare a seguire il mainstream, oppure
cercare la verità e reagire, informandosi e seguendo voci alternative che
raccontano come le cose accadono e avvengono, viste dallo stesso nostro punto
di vista e non da chi cerca di imporre la visione della propaganda, a cui non
importa nulla del popolo.
Seguite il mio podcast “Yazan Think Tank”, il mio canale YouTube o
i miei social, condividendo il tutto con i vostri contatti. Ricordo che sul
canale Telegram Yazan Think Tank, possiamo avere libero dialogo, dato che oggi
ogni cosa è censurata e non ci è permesso avere nessuna idea che non sia
conforme. Insieme possiamo cambiare il futuro che costoro credono di aver
scritto per noi.
Articolo 11: "risoluzione controversie internazionali"
Scrivo un articolo che purtroppo troppe volte è stato disatteso dai governanti di questo paese, che di democratico e rispetto della Costituzione hanno ben poco, nonostante viene sempre citata solo quando fa comodo e mai applicata. Compreso il Presidente della Repubblica che, ostenta conoscenza della Carta costituzionale entrata in vigore nel 1948 ma, fondamentalmente non applica affatto e ci sguazza nel mostrare il contrario, tanto sa che gli italiani non conoscono affatto i propri diritti e doveri sanciti dalla stessa.
D’altronde ogni popolo merita i propri governanti.
L’articolo in questione evita che possono accadere guerre o
attacchi fuori considerazione travestiti da difesa, ed è quello che in questi
ultimi 3 anni, in particolar modo in questi giorni è stato quotidianamente preso
in giro.
Questa volta però, tutti questi politici che giocano a fare i
rappresentanti di noi italiani, rischiano di far esplodere una guerra per
servire una padrone guerrafondaio cui, il Presidente della Repubblica, il
Presidente del Consiglio, il Consiglio dei Ministri e il Parlamento tutto ha
giurato di servire senza obbiettare, fregandosene del popolo italiano e della
stessa Carta Costituzionale che lo contiene, in quanto questo padrone non tiene
per nulla in considerazione né la Carta e né il popolo italiano. Fa solo ed
esclusivamente i suoi affari!
Governanti che usano la forza con i deboli prendendoli anche in
giro, considerandoli pastori in ciabatte sui cammelli e quindi non dei soldati
e facilmente attaccabili con buone possibilità di sconfiggerli, dandosi il tono
di superpotenza. Ma mai usano gli stessi criteri con altri attori dei conflitti
degli ultimi anni, perché conoscono benissimo che intervenendo, avrebbero in
primis fallito completamente e poi, danno fastidio a quel padrone che li tiene
a guinzaglio.
Tra l’altro contro i “cammellari in ciabatte”, così definiti da
molti scribacchini italiani, stanno dando filo da torcere alla più grande
potenza mondiale; quindi, io non sarei così sicuro di tornare vittoriosi da
questa ennesima missione di guerra, anche perché gli USA, negli ultimi
conflitti, dal Vietnam in poi, ne sono sempre usciti sconfitti e malconci.
Però c’è da dire che Bruxelles e quindi Roma, non hanno usato la
stessa velocità e fermezza contro gli altri attori coinvolti nei recenti
conflitti, probabilmente perché contro quello del nord est, si ha una grossa
paura, visto che doveva essere ridotto a fare la guerra con le pale, ma per
loro sfortuna, ha un PIL in netta ascesa e di armi ne può vendere a tutta
l’Europa messa insieme; mentre contro il genocida terrorista, non ci si può
mettere contro, altrimenti gli Stati Uniti, segano le gambe a tutti questi
“uappi de cartone” che fanno i forti con i deboli e i conigli con i forti.
Scrivo, ora, l’articolo in questione per chi non lo conoscesse:
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri
la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo.
Articolo 11
della Costituzione italiana entrata in vigore nel giugno del 1948.
Tale articolo è
il frutto di un ampio dibattito, in seno all’Assemblea costituente,
caratterizzato da un diffuso sentimento di condanna del fenomeno bellico come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, o come mezzo per la
risoluzione di controversie internazionali. Questo è quello che pensavano i
“Padri costituenti”, quando riunitosi dopo la Seconda guerra mondiale, di cui
uscimmo sconfitti, vinse il referendum per la Repubblica e formularono glia
articoli della Carta costituzionale italiana.
Ma l’articolo,
come abbiano visto nel corso degli anni successivi al 1948, è stato spesso
disatteso. I trattati europei stipulati nel corso degli anni 50, e lo sviluppo
del processo di integrazione europea, hanno legiferato verso gli Stati aderenti,
la rinuncia di ampi spazi della sovranità e quindi di andare contro la propria
Costituzione.
Questi spazi di
sovranità non sono spazi fisici, geografici, come possiamo pensare, ma funzioni
pubbliche e sociali come le comunicazioni elettroniche o la vigilanza nel
settore del credito, che sono state trasferite all’Unione europea. Ma la scelta
di usare le armi e quindi la guerra come mezzo risolutivo è ancora rimasto
nelle mani dei singoli Stati, anche se, come abbiano visto, i ministri di
Bruxelles e quindi Roma che segue come un cagnolino, aggirano le leggi
nazionali come meglio a loro aggrada e decidono per tutti gli Stati.
Tutto questo fa
sì che la nostra Costituzione, come detto prima, si è ridotta a carta straccia,
dato che ogni singolo articolo può essere contestato facendo capo alle leggi
europee che, per i trattati fatti negli anni 50, hanno l’ultima parola sulla
legiferazione.
Questo i nostri
politici lo sanno benissimo e prendono in giro l’elettorato, quando per
acquisire voti e popolarità parlano di Costituzione e di articoli, non
conoscendoli tra l’altro, sapendo benissimo che ormai non sono altro che un
ricordo del secolo scorso, del passato.
A voi la scelta
di continuare a seguire costoro oppure di cercare la verità e reagire
informandosi e seguendo voci alternative che raccontano come le cose accadono e
avvengono, viste dal popolo e non da chi non sa neanche dove il popolo viva.
Seguite il mio
podcast “Yazan Think Tank”, il mio canale YouTube e il mio canale Telegram,
insieme ad altri come voi e come me, potremmo cambiare il futuro che questi
credono di aver scritto per noi.
I valori dell'Occidente
Negli ultimi tempi si è parlato spesso di difendere i valori
occidentali ed io da occidentale, mi chiedo quali siano questi valori.
Sono più che convinto, che se lo chiedessi a più persone, molti di
questi non sarebbero capaci di darmi una risposta corretta su cosa sono
effettivamente questi valori occidentali così decantati.
Innanzi tutto, cosa vuol dire “valori”? Termine plurale di valore,
che deriva dal latino valor-oris, ossia “valere”. In questo caso della lingua
italiana il significato riguarda il criterio di valutazione con il quale approviamo
o disapproviamo una certa azione. Più semplicemente, il termine in questione, al
plurale, indica gli ideali a cui gli esseri umani aspirano.
Questi valori dell’occidente sarebbero il liberalismo o la religione del capitalismo, specificamente detto il tecno-capitalismo? Oppure il sovranismo, il neonazismo, il neofascismo o il suprematismo bianco? Oppure “gli italiani prima” come “American first” o simili? Oppure il famoso sogno di Martin Luther King “I have a dream” con il relativo “Black Lives Matter” che si fa fautore della cancellazione del passato con la cancel culture? Oppure quel porgi l’altra guancia di cristiana memoria che molto spesso si riduce solo alla domenica o feste comandate o quando si viene chiamati in causa? Oppure quei valori riferiti alla religione solo quando si sventola un libricino ai quattro venti da sopra un palco, non conoscendo assolutamente nulla di quello che vi è scritto? Assolutamente nulla, perché altrimenti, il padano con i suoi adepti, non parlerebbero male del prossimo e non farebbero morire persone in mare. Oppure quando si enuncia a voce alta di appartenere alle donne, all’Italia e al cattolicesimo, ma lo si fa solo per avvicinarsi alla comunità votante e appena possibile si nega tutto quello che si è urlato da un palco? Urlatrice, che già mentre urlava, la sua appartenenza a quei valori, già in sé sapeva di prenderli in giro, visto che di tutto quello che sbraitava, nessuno di quei valori era realmente da lei applicato, specialmente quelli religiosi. Oppure i famosi valori occidentali vengono presi dal passato, cambiando o usandolo a nostro, vostro, loro piacimento e convenienza: l’illuminismo, il rinascimento, Roma antica, i diritti civili, l’uguaglianza, la parità dei sessi, la libertà di espressione e chi ne ha più ne metta.
Sono così tanti e mutevoli che io, ancora adesso, questi famosi
valori occidentali, per come resi noti dai media e dalla propaganda occidentale,
non riesco proprio ad enunciarli e a comprenderli.
Tornando alla domanda iniziale, dopo aver scoperto il significato
di valori e aver elencato un numero che non sarà mai simile ogni volta cui si
farà riferimento a questi valori, cosa mi rispondereste? I valori sono quelli tutti
elencati oppure ne tirerete di nuovi o anche chiunque di voi potrebbe rimanere
in silenzio, visto che questi valori cambiano con l’occasione, in questo caso
il silenzio diverrebbe un valore…d’oro!
Ma insisto, perché più passa il tempo, più rifletto e più arrivano
esempi di altri valori occidentali: essi sono anche quelle azioni meritevoli solo
per l’occidente del colonialismo che una volta imponeva i suoi diktat per
accaparrarsi gli schiavi, oppure il petrolio, o i diamanti, o le terre rare, o
il litio o il gas naturale? Quei valori occidentali di assassinio, genocidio e
occupazione, tanto cosa ci importa, ammazzano persone lontano da noi e di un
altro colore o lingua o religione! Noi non vediamo, non sentiamo, ma ci
arricchiamo, quale miglior azione della propaganda a spese altrui e con i
nostri valori che ci ripuliscono dei danni creati ad altri? Quei valori occidentali
che fanno dello sfruttamento la propria bandiera, usando corruzione verso il dittatore
di turno che, accettando le santificazioni a forma di dollaro, dei nostri
valori e all’improvviso da sanguinario diventa un difensore dei valori
occidentali, da accogliere, da salutare da approvare e da difendere. Mentre chi
si oppone viene descritto come terrorista e quindi gli si fa una guerra
purificatrice contro?
Eh sì, quando è l’Italia, l’Europa o, meglio, gli Stati Uniti a
muovere guerra, questa diventa una difesa dei valori occidentali, mica è una
guerra! Ma no, cosa dite mai! Parola mai detta, in questo caso, anzi si esalta
l’azione compiuta inondando di propaganda i media con frasi ad effetto tipo: “portare
la democrazia”, “diritto di difendersi”, “operazione di pulizia”, “tempesta del
deserto”. Poi, però, quando è qualcun altro che usa lo stesso mezzo per imporsi
che usiamo noi occidentali, la sua “operazione speciale” o la sua “tempesta di
alAqsa”, diventano il male assoluto, bisogna annientarli ad ogni costo, perché
i valori occidentali affermano che tali guerre non si possono fare e noi giù
con ogni mezzo anche quelli contrari ai trattati, bombardiamo, catturiamo e
annientiamo intere popolazioni. Possiamo farlo, i nostri valori ci dicono che
noi siamo nel giusto. Eh sì, ma quale sono questa volta questi valori?
Eh sì, facciano riferimento a questi valori quando ci piace e come
ci piace. Oltre alle guerre che vengono definite operazioni di autodifesa,
anche i media nostrani, attingono a piacere questi valori. In un programma televisivo
serale che potrei chiamare “er cipolla tv”, si è arrivato a dire che si vuole
sterminare un popolo perché in quel luogo non ci devono stare e, tanto per dare
manforte a questi benedetti valori di democrazia, uccidere chiunque contesti
quello che questo paese democratico, compie. I valori occidentali sono buoni
perché giustificano un genocidio compiuto dall’occidente e invece gli stessi
valori, crocefiggono un assalto ad una entità nemica, per difesa, propongono chi
ha cercato di liberarsi da una tirannia duratura, sullo stesso piano di chi
compie un genocidio per vendetta. Dai un po' come è successo con Hitler e i
suoi 4 milioni e il re belga Leopoldo II con i suoi 20milioni. Il primo è un
demone, da eliminare, da cancellare, da tenere ad esempio come bruttura e
cattiveria. il secondo gli fanno le statue ed è considerato un grande re. I
valori occidentali che scelgono chi è demone e chi è santo.
Eh sì, i valori occidentali che cambiano a seconda dell’umore di
qualche decerebrato al potere.
Eh sì, anche cambiare a proprio vantaggio è uno dei bei valori
dell’occidente. Come è un valore dell’occidente non far esprimere qualcuno che
ha un pensiero diverso da quello imposto. L’ormai onnipresente valore che
spopola più di altri da un po' di tempo in questo occidente e nell’informazione
è l’arroganza dell’ignoranza.
Eh sì, cosa dire del valore della donna che deve essere libera di
fare ciò che vuole, deve vestirsi come vuole e non seguire le regole imposte,
però tutto questo se essa si omologa al diktat occidentale, altrimenti se usa
un velo, o un vestito non provocante che nasconde le sue forme, oppure non è
accondiscendente con chi comanda, allora questa donna è contro i valori
dell’occidente e va assolutamente demonizzata.
E quali sono questi reali valori che ti costringono al diktat
imperante? Quelli che la vogliono spogliata, sempre in atteggiamenti sexy,
giuliva e provocante. Eh sì, puoi vestirti e fare quello che vuoi, ma devi
essere oca e disponibile.
Eh sì, donna che può viaggiare, può decidere del proprio futuro e
con quanti uomini può interloquire e come farlo. Libera di agire e confrontarsi
con gli uomini occidentali che le aprono le porte della tolleranza, della
parità e del rispetto della quota rosa. Grandi valori, solo però, che tutti
questi uomini, chissà perché, trasformano questi valori nei propri intrinsechi
di soggezione, di malumore, di contrasto, di arroganza, di maschilismo portato
all’estremo da testi di canzoni, serie tv e film che inneggiano alla donna non
libera e sottomessa. Cosa accade allora con queste incongruenze di valori? Nel
caso dei due sessi, capita che, purtroppo, in Italia, si uccide una donna ogni
3 giorni.
Come sono belli i valori dell’occidente che cambiano a seconda di
chi li enuncia e dell’occasione. E come è bello ciò che accade di conseguenza,
vero?
Eh sì, possiamo dire anche che tra i nostri valori, quelli belli
dell’occidente, vi sono quelli festaioli, di smisurato divertimento, che ti
porta a compiere atti che sono lontani dalla civiltà dell’uomo che è arrivato
sino ad oggi. Quando ti impolveri o ti innaffi a tutti i costi, perché
altrimenti non conti nulla e non ti diverti, quando lasci in mano a delle
droghe o all’alcool la tua vita per essere accettato, allora questi sono i veri
valori dell’occidente che la società ti insegna e vuole che tu faccia?
Eh sì, poi accade che qualcuno perda la vita, o compie atti
indicibili, ma nessuno però dà la colpa a questi valori sbandierati, ma è solo
ed esclusivamente cagione dei poveri malcapitati che hanno esagerato.
I valori che si smarcano dalle proprie responsabilità, classico
esempio di valore nato ed esportato da paesi senza storia d’oltre oceano; che
noi qui in Italia colmi di civiltà, del pensiero responsabile, dell’arte della
cultura stiamo accettando sostituendolo alla nostra amata storia antica.
Eh sì, quei valori che rendono la famiglia superflua e sostituibile,
che rendono la natura un disegno non più in voga e da non seguire e sostituirla
con altisonanti invenzioni dell’uomo moderno, che mette avanti a tutto il suo
interesse e le sue esigenze. Non importa
se l’evoluzione ci ha dato una determinata posizione tra la natura e li uomini
stessi. Non importa se un uomo e una donna sono due pedine insostituibili nella
crescita e la vita della natura. Oggi il valore famiglia e nascita è
completamente stravolto da quei valori occidentali che pongono l’uomo con
l’uomo e la donna esseri interscambiabili e non necessari. Valori che fanno di
uomo una donna di una donna un uomo o di entrambi in entrambi non sapendo chi è
uno e chi è l’altro.
Valori che non tengono conto di ciò che fu creato e di ciò che
bisogno sostenere per le vita futura, questi valori che rendono l’umanità solo
un effimero oggetto dedito al profitto.
Ecco, l’ho detto quale è il valore predominante dell’occidente.
Avrei voluto continuare con altri valori che ci propina questo occidente, ma
senza stancare voi dall’altra parte, e senza rendermi prolisso, inconsciamente è
venuta fuori la parola d’ordine: profitto.
Eh sì, sì, sì. Profitto. Da ormai più di un centinaio di anni che
questo valore ha preso il sopravvento su tutto e tutti e impera su ogni cosa
anche senza imporsi. È così forte ormai che nessuno riesce più a sottrarsi al
suo smisurato ego e potere. Chi non è ancora preso da ciò, o chi si risveglia,
deve fare una lotta dura e purtroppo pesante per poter essere non intaccato da
questo famigerato consumatore degli esseri umani.
Eh sì, questo è il vero valore dell’occidente, quello che tutti
nascondono per non nominarlo altrimenti lo perdono, perché tutti lo desiderano.
Il profitto genera potere. Il profitto sopra ogni cosa, anche sé stessi. Il
valore che si insegue e si persegue.
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