Le cronache ci hanno riportato di un naturalizzato svedese, o richiedente tale, ex musulmano, come lui si definisce, che all’improvviso, di fronte una moschea nelle terre nordiche, prende e da fuoco al nostro Libro Sacro, scatenando polemiche tra i musulmani in ogni parte del mondo, specialmente in Iraq, da dove proviene l’ex di tutto e in Turchia, dove Erdogan, fresco di rielezione, tuona come un fulmine contro questo atto e il giudice che lo ha permesso.
Eh sì, perché l’atto è stato prima vietato dalla polizia svedese,
ma l’ex di tutto, come un navigato cittadino svedese, si è rivolto ai tribunali
che gli hanno concesso il gesto, appellandolo alla chiara “libertà di
espressione”.
Già il fatto che il richiedente asilo, sapeva come muoversi
per fare questa manifestazione nella maniera più legale possibile, la dice
lunga. Che tutto questo fa figurare l’atto come una azione autorizzata, fa ricadere
indirettamente sugli apparati dello Stato svedese le colpe, anche se non
proprio sul governo.
Il fatto che sia stato un giudice ad autorizzare il tutto e
non un organo direttamente imputabile allo Stato, come la polizia, fa sì che la
colpevolezza della Svezia non sia imputabile al potere legislativo, ma alla
libera e non corruttibile magistratura; di conseguenza i politici hanno la coscienza
pulita e possono professare scuse, liberandosi di quest’atto poco civile agli
occhi del politicamente corretto europeo, mondiale e di qualche musulmano che
pian piano si sta facendo influenzare dalle politiche woke.
E la Turchia? Che c’entra?
Innanzi tutto, se non sbaglio, l’ho già scritto proprio
sulle colonne del DM, bruciare il Corano non è un atto incivile o razzista come
molti woke dipendenti, ci stanno propinando. A questi “svegli” voglio ripetere
ancora una volta, che noi, ogni volta che dobbiamo dismettere un Libro Sacro, o
un libro di ahadith o un testo dove vi è la parola scritta di Dio facciamo un'unica
cosa: gli diamo fuoco. Proprio così, gli diamo fuoco! Perché il fuoco purifica
e fa si che le parole di Dio non cadano nella sporcizia, non siano calpestate o
non siano soggette ad intemperie e incurie varie. Bruciamo, come la tradizione
raccontata dal profeta Muhammad ci ha insegnato. Quindi cosa c’è di così tanto
azzardato? DI così tanto incivile, di così tanto orripilante e di mancanza di
rispetto?
Me lo dite?
Oppure gli acculturati woke, quelli “svegli”, ormai presi
dalla moda e dal conseguente politically correct, trovano agire secondo la
Sunnah una cosa fuori dal normale? Mi riferisco ai musulmani, sia chiaro. Gli
altri non li prendo in considerazione.
Ho letto, ho visto, ho ascoltato di musulmani che hanno tirato
fuori il rispetto, il razzismo, l’odio, per un gesto che ogni musulmano
dovrebbe fare quando deve buttare un testo con la parola Dio all’interno. Questi
intellettuali musulmani, molti europei e italiani, sono orami invasi dall’essere
“svegli” che non sanno più neanche cosa il Profeta ordinava?
Risposta?
Ed Erdogan? Lui chissà come mai, ogni volta che la Svezia fa
qualcosa con noi musulmani, interviene a spada tratta come leader dei musulmani
difendendo la religione? Poi, in Palestina svanisce, in Siria evapora e per noi
occidentali è assente.
Non è strano?
Non è per caso che la Svezia, costretta a fare domanda per
entrare nella NATO, dalle ultime vicissitudini, ha architettato il tutto complice
il turco?
A pensare male, è un attimo!
La Svezia ha fatto richiesta di entrare nella NATO, perché
gli USA stanno costringendo tutti a farlo, e da Stato europeo e occidentale non
poteva esimersi, anche se non ha nessuna intenzione di entrare nella coalizione.
Gli USA, per poter abbattere la Russia e continuare a imporre l’oligarchia del
dollaro, devono assolutamente coinvolgere tutti, come hanno sempre fatto, perché
da soli, fanno solo buchi nell’acqua e se non hanno complici da poter sfruttare
non riescono a vincere neanche una scaramuccia sotto casa. Di conseguenza, gli svedesi
ancora un'altra volta, hanno percepito il pericolo di essere membri NATO e
nonne sono così fieri, dato che, una volta dentro, non potranno essere che
sudditi stelle e strisce e perdere sovranità delle proprie terre, come lo ha
ancora un’altra volta dimostrato l’Italia, in questi ultimi tempi con la Sardegna.
Come fare a uscirne senza destare dissidio con gli alleati
occidentali e non far arrabbiare l’orso?
Già in passato la Svezia, si era mossa su questo binario, con
il primo Corano bruciato, ed Erdy se l’ha presa a male tanto da negarne l’accesso
alla NATO. Poi sotto spinta USA, la Svezia è stata costretta di nuovo e
richiedere l’ingresso, ma Erdy ha negato l’ingresso se non gli restituiva i
curdi in asilo politico nel paese scandinavo. Cosa che va oltre ogni carta
costituzionale e dei diritti umani, e nessun Paese al mondo aderente a tali organizzazioni
avrebbe accettato. Invece, come per magia, non diciamo miracoli, Dio in queste
faccende non c’entra nulla, i popoli occidentali hanno dato l’ok a questa
atrocità.
Così la Svezia si è vista dentro la NATO, a suo malgrado.
Poi, un ex di tutto, guarda caso orientale, è caduto come un fulmine a ciel
sereno salva i nordici. Così Erdy, imperterrito e duro, difensore della
religione, nega l’accesso alla Svezia nella NATO un'altra volta.
Finalmente! Ce l’avranno fatta? Per la terza volta di seguito
in pochi anni, i forsennati guerrafondai stelle strisce, capiranno che gli
svedesi non vogliono avere a che fare con questa organizzazione? Ne dubito,
visto le capacità comprensive degli statunitensi!
E a Erdy cosa entra se per gli svedesi va bene mantenere lo status
di neutralità, specialmente verso il vicino, visto che la Russia non molla e, a
quanto pare, o gli USA si macchieranno un’altra volta di far esplodere una guerra
mondiale per riconfermare il dollaro sopra ogni moneta o capiranno, molto
difficile per un cowboy, che l’operazione “Z” l’hanno già persa il terzo giorno
di quel 24 febbraio?
Ad Erdy entrano i missili S800 russi, che gli danno potere agli
occhi del mondo, non si fa nemico Putin e quindi continua lo scambio
commerciale con prospettive BRICS e, rimarrà l’unico leader che ha difeso l’Islam
e di conseguenza, continuerà a porsi al mondo musulmano come un leader.
Purtroppo, sì, perché un pezzo del mondo musulmano ci ricade
ogni volta in questo siparietto. Ci ricade perché mancante di un vero leader-kalifa,
di cui ne necessita assolutamente come un figlio orfano cerca un suo padre.
Come un popolo cerca una guida per indirizzarlo.
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