Scrivo un articolo che purtroppo troppe volte è stato disatteso dai governanti di questo paese, che di democratico e rispetto della Costituzione hanno ben poco, nonostante viene sempre citata solo quando fa comodo e mai applicata. Compreso il Presidente della Repubblica che, ostenta conoscenza della Carta costituzionale entrata in vigore nel 1948 ma, fondamentalmente non applica affatto e ci sguazza nel mostrare il contrario, tanto sa che gli italiani non conoscono affatto i propri diritti e doveri sanciti dalla stessa.
D’altronde ogni popolo merita i propri governanti.
L’articolo in questione evita che possono accadere guerre o
attacchi fuori considerazione travestiti da difesa, ed è quello che in questi
ultimi 3 anni, in particolar modo in questi giorni è stato quotidianamente preso
in giro.
Questa volta però, tutti questi politici che giocano a fare i
rappresentanti di noi italiani, rischiano di far esplodere una guerra per
servire una padrone guerrafondaio cui, il Presidente della Repubblica, il
Presidente del Consiglio, il Consiglio dei Ministri e il Parlamento tutto ha
giurato di servire senza obbiettare, fregandosene del popolo italiano e della
stessa Carta Costituzionale che lo contiene, in quanto questo padrone non tiene
per nulla in considerazione né la Carta e né il popolo italiano. Fa solo ed
esclusivamente i suoi affari!
Governanti che usano la forza con i deboli prendendoli anche in
giro, considerandoli pastori in ciabatte sui cammelli e quindi non dei soldati
e facilmente attaccabili con buone possibilità di sconfiggerli, dandosi il tono
di superpotenza. Ma mai usano gli stessi criteri con altri attori dei conflitti
degli ultimi anni, perché conoscono benissimo che intervenendo, avrebbero in
primis fallito completamente e poi, danno fastidio a quel padrone che li tiene
a guinzaglio.
Tra l’altro contro i “cammellari in ciabatte”, così definiti da
molti scribacchini italiani, stanno dando filo da torcere alla più grande
potenza mondiale; quindi, io non sarei così sicuro di tornare vittoriosi da
questa ennesima missione di guerra, anche perché gli USA, negli ultimi
conflitti, dal Vietnam in poi, ne sono sempre usciti sconfitti e malconci.
Però c’è da dire che Bruxelles e quindi Roma, non hanno usato la
stessa velocità e fermezza contro gli altri attori coinvolti nei recenti
conflitti, probabilmente perché contro quello del nord est, si ha una grossa
paura, visto che doveva essere ridotto a fare la guerra con le pale, ma per
loro sfortuna, ha un PIL in netta ascesa e di armi ne può vendere a tutta
l’Europa messa insieme; mentre contro il genocida terrorista, non ci si può
mettere contro, altrimenti gli Stati Uniti, segano le gambe a tutti questi
“uappi de cartone” che fanno i forti con i deboli e i conigli con i forti.
Scrivo, ora, l’articolo in questione per chi non lo conoscesse:
Articolo 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di
offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle
controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri
Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri
la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni
internazionali rivolte a tale scopo.
Articolo 11
della Costituzione italiana entrata in vigore nel giugno del 1948.
Tale articolo è
il frutto di un ampio dibattito, in seno all’Assemblea costituente,
caratterizzato da un diffuso sentimento di condanna del fenomeno bellico come
strumento di offesa alla libertà degli altri popoli, o come mezzo per la
risoluzione di controversie internazionali. Questo è quello che pensavano i
“Padri costituenti”, quando riunitosi dopo la Seconda guerra mondiale, di cui
uscimmo sconfitti, vinse il referendum per la Repubblica e formularono glia
articoli della Carta costituzionale italiana.
Ma l’articolo,
come abbiano visto nel corso degli anni successivi al 1948, è stato spesso
disatteso. I trattati europei stipulati nel corso degli anni 50, e lo sviluppo
del processo di integrazione europea, hanno legiferato verso gli Stati aderenti,
la rinuncia di ampi spazi della sovranità e quindi di andare contro la propria
Costituzione.
Questi spazi di
sovranità non sono spazi fisici, geografici, come possiamo pensare, ma funzioni
pubbliche e sociali come le comunicazioni elettroniche o la vigilanza nel
settore del credito, che sono state trasferite all’Unione europea. Ma la scelta
di usare le armi e quindi la guerra come mezzo risolutivo è ancora rimasto
nelle mani dei singoli Stati, anche se, come abbiano visto, i ministri di
Bruxelles e quindi Roma che segue come un cagnolino, aggirano le leggi
nazionali come meglio a loro aggrada e decidono per tutti gli Stati.
Tutto questo fa
sì che la nostra Costituzione, come detto prima, si è ridotta a carta straccia,
dato che ogni singolo articolo può essere contestato facendo capo alle leggi
europee che, per i trattati fatti negli anni 50, hanno l’ultima parola sulla
legiferazione.
Questo i nostri
politici lo sanno benissimo e prendono in giro l’elettorato, quando per
acquisire voti e popolarità parlano di Costituzione e di articoli, non
conoscendoli tra l’altro, sapendo benissimo che ormai non sono altro che un
ricordo del secolo scorso, del passato.
A voi la scelta
di continuare a seguire costoro oppure di cercare la verità e reagire
informandosi e seguendo voci alternative che raccontano come le cose accadono e
avvengono, viste dal popolo e non da chi non sa neanche dove il popolo viva.
Seguite il mio
podcast “Yazan Think Tank”, il mio canale YouTube e il mio canale Telegram,
insieme ad altri come voi e come me, potremmo cambiare il futuro che questi
credono di aver scritto per noi.
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