spotify

Le mie pubblicazioni sui quotidiani

Tempo di esserci: riprendiamoci la forza delle idee.


In tutto il mondo risuona la voglia di rivincita e di pulizia. 



Dai giovani costretti da questo marcio sistema a lavorare come schiavi e a essere occlusi nelle idee che vano fuori la dittatura mediatica, alle madri, figlie, sorelle, moglie che sono costrette a subire le angherie di questi orchi travestiti da uomini, iniziando dai poteri che sfruttano la loro ricchezza e finendo all'insignificante uomo di provincia che sfrutta la sua forza fisica, passando per il ragazzo che scappa da una terra martoriata da chi lo rifiuta, e finendo a chi pensa e crede in qualcosa di diverso da ciò che altri, spesso in nome della ricchezza, hanno deciso sia giusto e corretto.

Costrizione in nome della sicurezza a fare ciò che gli sfruttatori vogliono, e ti costringono a non poter dire o fare ciò che si vuole, con la scusa della becera censura di governo. 

Inizia il mondo a stancarsi di questa elite che si nasconde dietro una banconota, dietro un decreto sicurezza, dietro un insulto alla libertà di espressione, dietro una minaccia.
E in ogni parte del mondo, si scende in piazza per protestare e far rinascere quello spirito di conoscenza e fratellanza che vogliono eliminare.

Non ha importanza che siano giovani che si fanno chiamare sardine, non ha importanza che siano donne che a ritmo tribale urlano la loro rabbia contro l'orco travestito da uomo, non ha importanza che vengano definiti primavera o rivoluzione, non ha importanza che siano chiamati green, il mondo si è stancato di questa gente che sta trasformando tutto a loro immagine e riducendo l'essere umano schiavo dei loro vizi.

Riprendiamoci la forza delle idee. 

Non cadiamo nella loro ghettizzazione di essere di destra, sinistra, sud, nord, comunitario, extracomunitario, bianco, nero, giallo, rosso, cristiano, musulmano, ebreo, induista, uomo, donna, prima di un altro o grande di nuovo.

A voi che credete di avere il mondo, la nazione, il paese, la regione il cittadino nelle vostre mani: a voi, se non lo aveste ancora capito, visto la vostra completa ignoranza, se non ci fosse il nero, il giallo, il musulmano, l'ebreo, l'extracomunitario, l'estraneo, quello dall'altra parte, come potreste vivere voi, senza le vostre stupide frasi fatte?


Censura e Domo-Pluto-crazia







Dalla Treccani si ha questa definizione della Censura:

<< Esame, da parte dell’autorità, degli scritti o giornali da stamparsi, dei manifesti o avvisi da affiggere in pubblico, delle opere teatrali o pellicole da rappresentare e simili, che ha lo scopo di permetterne o vietarne la pubblicazione, l’affissione, la rappresentazione, ecc., secondo che rispondano o no alle leggi o ad altre prescrizioni.
Controllo che esercita in periodo di guerra (e, in qualche nazione o in determinate contingenze, anche in tempo di pace) l’autorità politica e o militare, sulla corrispondenza proveniente dall’estero o da zone militari, o ivi diretta, e anche sulla corrispondenza fra privati in genere all'interno dello stato, per impedire lo spionaggio o la diffusione di notizie militari o depressive del morale delle truppe e della popolazione civile, quando non sia addirittura rivolto (come avviene in paesi a regime totalitario) a reprimere la libera espressione e circolazione delle idee. >>

Questa è una delle tante definizioni che si hanno di questa parola. Come si nota è una coercizione della libertà dell'essere umano e come tale, per definizione, la censura non è un'azione consona a uno stato democratico. Sempre che lo stato lo sia non solo in modo apparente.

Qualunque cosa sia scritta o detta vi è sempre il diritto di scriverla e dirla, e questo è un principio di libertà e della circolazione libera delle idee, sancito da tutti i trattati esistenti al mondo che siano rispettosi della parola “libertà”.

Naturalmente, per contrappeso, ci deve essere la responsabilità di ciò che si dice e si scrive, e questa dovrà essere accettata, proprio per far rispettare il principio sopra ascritto.

Non dovrà esserci però, oltre al controllo, neanche l'intimidazione di ciò che si dice e si scrive in base ad un concetto d'idea/fede/criterio che sia consono solo a una parte di porzione dei lettori e o ascoltatori, il quale, possono considerarla offensiva.

Se, per scelta di criterio è considerato ciò che si scrive e si dice tale, solo per una parte degli avventori, bisogna che, anche le altre parti rappresentate da altri avventori, abbiano lo stesso diritto di trattamento.

Questo sta a considerare che ogni azione fatta verso un porzione della società, deve essere compiuta in egual misura verso le altre parti della società, senza nessuna pendenza favorevole in una o l'altra.
Tale azione non può essere unicamente diretta verso un censurato lasciando il censurando libero di dire e scrivere in tono contrario ciò che il censurato ha enunciato verso una parte della società: in tal caso non si può parlare più di democrazia ma, come meglio definita un secolo fa, plutocrazia della "elite" predominante sulle altre.

Fare attenzione a non sottostare a queste subdole direttive, che silenziosamente mirano ad azzittire la voce discorde a favore della maggioranza tenuta silenziosa, per non incorre nel far svegliare il torpore intellettuale e ideologico che può smuovere le montagne.

La vera democrazia non censura, la vera democrazia lascia liberi di prendersi la propria responsabilità in egual misura di ognuno senza distinzione di casta, ricchezza, religione e ideologia.




Gaza, vita da bambina!




Questo è quello che accade a Gaza.
Questo è quello che tu, genitore vorresti accadesse a tuo figlio?
Questo è quello che gli usurpatori fanno ai bambini.
Sono da considerare esseri umani?

Origini storico-geografiche delle popolazioni Semite







Oltre alla teoria biblica, vi sono state nel tempo varie disquisizioni sulla provenienza delle popolazioni di origine semitica, ossia di genti che parlavano una lingua di origine semitica.

Una di essa riteneva che provenissero dall'Africa in base della parentela con le lingue camitiche. Un'altra dava la provenienza unicamente dalla Palestina. Studi recenti hanno stabilito che esse provengono da un range territoriale molto più vasto, che va dalla Siria alle terre tra il Tigri e l'Eufrate.

Queste popolazioni, gli Amorrei, alla fine del secondo millennio si stabilirono permanentemente nella penisola araba. Esse erano seminomadi e si fusero con le popolazioni della Siria, Palestina e Mesopotamia. Da questa fusione sulle coste Mediterranee, si formarono i popoli dei Fenici, susseguito poi, da quello Israelita, Moabitico, Edomita e Ammonita.

Tutte queste popolazioni fondarono numerosi stati, spesso limitati a singole città e al territorio circostante, che durarono sino a quando non furono conquistati degli Assiro-Babilonesi, intorno al settimo, secolo avanti Cristo.
Tra esse rimase in vita più a lungo Cartagine, colonia fenicia sulle sponde del nord’Africa.

Nella penisola araba, invece, si hanno notizie di stati nati nella sua parte meridionale: i Minei, i Qataban, e gli Hadramut, i quali furono unificati dai Sabei sino al terzo secolo dopo cristo, conquistato a sua volta dagli Etiopi.
In seguito si suddivisero in vari stati sotto influenza bizantina o sassanide, tra cui il regno dei Nabatei, con capitale Petra, o quello di Palmira.

Questo frazionamento dei popoli parlanti lingue semitiche, terminò con l'avvento dell'Islam: Muhammad li riunificò tutti, dall'Africa settentrionale alla Mesopotamia sotto l'impero musulmano.


leggi anche:


Storia Biblica sull'origine dei popoli semiti






Il termine semita indica popoli che parlano, lingue derivanti dallo stesso ceppo linguistico, questi popoli sono gli Arabi, i Fenici e gli Ebrei.
Il termine semita deriva dal nome di uno dei tre figli di Noè: Sem.
Gli altri due sono Cam e Jafet.



I primi ebrei, come i primi cristiani e i primi musulmani sono definiti semiti, proprio per la discendenza riferita dalla Bibbia, essa fa queste tre distinzioni:

1)- Sem è il primo dei tre, e deriva dall'ebraico "nome". Esso probabilmente fu usato come radice associata a un altro aggettivo. Sem nacque cento anni prima del diluvio e mori a seicento anni.
Nella sua stirpe, vi è Abramo, il patriarca di tutte tre le religioni monoteiste.
Alcuni ebrei identificano Sem come Melchisedec, il Re di Salem (che si ritiene fosse l'odierna Gerusalemme).
Sem è il padre dei popoli del Medio Oriente.

2)- Il secondo figlio è Jafet o Yafet, egli fu padre tutti i popoli che abitano ed hanno abitato le terre a nord e a occidente della Palestina, del mar Egeo e della penisola Anatolica. Gli "europei".
Il termine è accostato al significato antico di "bellezza".

3)- Il terzo figlio di Noè è Cam. Il nome proviene dall'egiziano Khem, che significa "terra nera". Era il nome che gli egizi davano al loro paese,
dato che era bagnato dal limo nero rilasciato dal Nilo. Si differenziava da “terra rossa” che era il nome dato per indicare il deserto.

Cam fu padre di Mizraim, cioè dell'Egitto (Mis-Ra, Ramis: Ra salva dalle acque), oltre che dei popoli etiopi (Cush) e di alcuni gruppi del Medio Oriente (Canaan).

Secondo la mitologia biblica, i Camiti, detti anche Chamiti, Kamiti o Hamiti, sono l'insieme di popolazioni discendenti da Cam, e popolano l'Africa. Della stessa stirpe sono i Berberi, gli Etiopi, gli Egizi, i Cananei e tutte le popolazioni nere.



Un fatto particolare, raccontato nella Bibbia, ha creato alcune divisioni tra i tre gruppi principali fondatori della progenie umana. Un fatto che preso fuori dalla religione ha un valore abbastanza discriminate.

La Bibbia narra che Cam fu implicato in un episodio che portò alla maledizione di suo figlio: Canaan.
Noè ubriacatosi si addormentò nudo nella sua tenda, Cam entrando lo vide e, invece di mostrare rispetto al padre, profeta di Dio salvatore della razza umana, riferì ai fratelli quello che aveva visto.
Gli altri due, invece, portarono rispetto verso l'anziano padre, entrarono nella tenda camminando all'indietro verso il corpo del padre, lo ricoprirono con un mantello, in modo da non disonorarlo guardandone la nudità.

Al risveglio, Noè, conosciuti i fatti, pronunciò una maledizione su Cam e su suo figlio Canaan, ossia sulla sua discendenza, per non aver portato il dovuto rispetto.
La Bibbia, continua, narrando che Sem, nella successiva benedizione, incluse i fratelli Jafet e Cam, e trascurò nella menzione solo Canaan, il nipote di Noè.
Fu così, profetizzata la schiavitù di Canaan verso Sem e di Jafet.
Sempre per la bibbia, la maledizione fu adempiuta quando gli israeliti, che erano semiti, soggiogarono i cananei.

Nelle varie e successive traduzioni delle Bibbia, è avvalorata l'interpretazione del verso di questa maledizione, confermando la tesi dell'inferiorità etnica della stirpe di Cam, identificata con i contemporanei popoli africani, e sempre nelle traduzioni si continua a dare valore a essa, affermando la superiorità della discendenza di Jafet rispetto a tutti gli altri, considerati come corrotti o corruttori, prendendosi il diritto/dovere di assoggettare ed educare questa umanità sbandata.

Dal Vecchio Testamento, quindi l'intera progenie umana ha questa discendenza:

Noè, il capostipite. I suoi tre figli:

-      Sem, capostipite dei popoli di mezzo. (Semiti: Mediorientali).
                  Figli: Elam · Assur · Aram · Arpacsad · Lud.

-      Jafet, capostipite dei popoli del nord. (Jafeti: Eurasiatici).
Figli: Gomer · Magog · Madai · Javan · Tubal · Mesech · Tiras.

-      Cam, capostipite dei popoli del sud. (Camiti: Africani).
 Figli: Cush · Mizraim · Phut · Canaan.



leggi anche:
Origini storico-geografiche delle popolazioni semite

Il motivo per cui festeggiare Halloween?






Siamo in Italia, ed io da italiano, ho già tante feste e rappresentazioni che si avvicinano alla mia cultura molto più di questa inutile serata. Il Carnevale, con la sua allegria, spensieratezza e simpatia è di sicuro migliore di questa serata buia e lugubre. Gli italiani, cristiani e cattolici, per quale motivo, si ritrovano vestiti come spaventapasseri a girare la notte con queste zucche bucherellate, essendo che questa manifestazione non ha nulla a che fare con il vangelo e i crocefissi, che ultimamente son tornato in auge?

Me lo chiedo da prima che accettassi l'Islam come mio stile di vita. Ora, innanzi tutto, capiamo cosa è questo Halloween.

Nacque come celebrazione più di 20 secoli anni fa nella terra delle sei nazioni celtiche: Irlanda, Scozia, Galles, Isola di Man, Cornovaglia e Bretagna. Questo giorno simboleggia l'inizio il capodanno celtico che coincideva con l'inizio dell'inverno: il passaggio dalla stagione lucente e fruttuosa a quella buia fredda e non produttiva. I celti chiamavano questo giorno come Sanhain, che significa fine dell'estate.

Per non inimicarsi l'inverno con i suoi spiriti i sacerdoti druidi, andavano in giro per le case e chiedevano da mangiare, possibilmente dolci, perché, dicevano, erano quelli preferiti. Se questi non fossero stati graditi, gli spiriti mandavano maledizioni alle persone. E per non farsi riconoscere, se questi ultimi, non avessero gradito i dolci, gli uomini si travestivano per tutta la sera da spiriti.

La festa del 31 a notte dopo la conquista da parte dei romani e l'avvento del cristianesimo, il sui nome druido cambiò in Hallowmas o All Souls Day (Ognissanti) e fu celebrato il 1 ° novembre per onorare tutti i santi. Col tempo prese il nome di All Hallows Eve, che pian piano si è trasformato in Halloween.
Si pensa che il papa del tempo, Bonifacio IV, imponesse questa festa con questo nome per cancellare l'usanza pagana dei druidi da quelle terre.

Questa era la festa solo nei paesi britannici; da quando fu trapiantata nel nuovo mondo, come ogni cosa presa e portata in quelle distese a perdita d'occhio, si trasformò in una mera rappresentazione dell'originale, dove l'importante non era recuperare la tradizione, ma infarcirla di miti e riti scopiazzati e inesistenti e trasformarla in una macchina per far soldi. Negli USA si spendono miliardi di dollari solo nelle settimane presedenti al primo di novembre.

Ora sappiamo cosa è questa ricorrenza, che appunto di tradizione italiana non ha proprio nulla. Ma non lo è neanche per la cristiana e tanto meno per la musulmana.

Anzi, festeggiando questo evento, noi musulmani incorriamo nell'emulazione di popoli che credevano negli dei e spiriti. Una delle cose più gravi per l'Islam, e lo stesso per il cristianesimo: "Non avrai altro Dio al di fuori di me, e non adorare altri che me".

E tra l'altro il nostro profeta Muhammad disse chiaramente che chiunque avesse cercato di imitare un qualcuno, alla fine sarebbe diventato come quel qualcuno. E noi musulmani non siamo politeisti. Questo vale anche per chi segue il vecchio testamento, come tutti i cristiani e gli ebrei: "Non seguire le vie degli altri pagani", Geremia 10,2.

Come si può capire tutte le tre religioni monoteiste non consigliano di partecipare a tale festa perché non è altro che, principalmente momento per mistificare il credo e allontanarci dalla verità.

Il problema che si pone ogni anno, come si legge nei social dai vari post nei gruppi musulmani è il dire no ai figli che vengono coinvolti nelle feste business fake tradizionali nelle scuole. Qui ci sono vari consigli fatti da illustri professori dell'Islam, che naturalmente non sono in Italia.

Ai genitori non resta che seguire il miglior consiglio secondo il proprio interesse e proprio rapporto con la fede e i figli: forse spiegare ai bimbi cosa e chi siamo noi, e che abbiamo altre feste cui festeggiare e non obbligargli a non partecipare, ma parlare, discutere e possibilmente creare un diversivo più attraente di questa misera e volgare festa che nulla ha di cristiano, italiano, e musulmano.


Europa vs Turchia. Conoscere senza filtri.





Qual è il problema che affligge l'Europa riguardo alla Turchia e ai miliziani del Pkk e di Ypg? Se di guerra si tratta, lo Stato che difende il suo territorio è la Turchia, e non certo queste due organizzazioni, i cui nomi non sono quelli di luoghi, nonostante esse, durante la precedente guerra in Siria, con la scusa di combattere lo Stato islamico, hanno  cambiato nome a diverse città siriane conquistate, tra cui Ayn al-Arab, al-Hassakah in Kobane, Rojava.

Se è guerra, deve essere combattuta da eserciti regolari, e non da miliziani armati all'occorrenza e da foreign fighters alla pari di quelli che si sono uniti al Daesh, che, tra l'altro, costringono bambini ad arruolarsi, a combattere e a fare da scudi  umani contro armate regolari. O forse si vogliono riunire tre Stati, popolarli esclusivamente di gente curda, e magari eliminare fisicamente chi non si adegua al nuovo ordinamento filo-marxista?

Quindi, quella di cui si riferisce in questi giorni è guerra oppure una operazione di liberazione da fazioni terroristiche che minacciano un territorio riconosciuto dalla comunità politica mondiale? Non è considerata operazione di liberazione solo perché non è condotta nei propri confini? Eppure non risulta che Usa, Francia, Regno unito, Italia, Germania e Russia abbiano combattuto entro i propri confini per liberare Afghanistan, Siria, Iraq o Libia!

E l'Italia cosa c'entra? L'Italia ha intessuto molti scambi commerciali con la Turchia: eliminare anche questi, dopo quelli con la Russia, e con le pressioni contro la Cina, di certo avranno, queste eliminazioni, un tocca sano per i nostri export. E tutti gli italiani, cosa c'entrano con questo? Conoscono chi sono i curdi? Sanno che i curdi per la stragrande maggioranza sono musulmani? Sanno che il più grande condottiero musulmano, che conquistò Al-Quds (Gerusalemme) è il più amato da tutti i musulmani, sia arabi, curdi, indonesiani, pakistani, nordafricani, occidentali e turchi? Sanno che questo condottiero è Salah al-Diin (Saladino), curdo di nascita?

Gli italiani sanno che in Turchia vivono milioni di curdi, e che sotto il governo di Erdogan hanno un loro partito che ha 60 seggi al parlamento turco? Ricordiamo a questi italiani, che il parlamento turco ha dato il via libera a quest'operazione, e non certo è stata una volontà dittatoriale, come la vecchia liberal democrazia sfibrata d'Europa vuol far credere?

Conoscono gli italiani e il governo italiano che prende le distanze da quest'operazione, che il loro caro presidente amico, un certo Donald, ha dichiarato: “Beh, scapperanno in Europa, è lì che vogliono andare, vogliono tornare a casa.", a proposito dei foreign fighters del daesh che il PKK e l'YPG vogliono liberare se l'Europa non ferma l'operazione di Erdogan e dà a loro ciò che vogliono?

Donald non ha più interesse in Siria, poiché Putin oramai gli ha tolto tutto, e da buon statunitense, si ritira e non rispetta i patti presi in precedenza. E quali sono le promesse made in USA? Dare alla Turchia la possibilità di tutelarsi contro i terroristi del PKK e l'YPG(riconosciuti tali sia dagli USA e dall'Europa) se fosse scesa in campo a combattere IS. Cosa che Erdogan ha fatto e che ora, il suo popolo, curdi compresi presenti sul territorio turco, chiede a gran voce sicurezza dopo la morte dei propri soldati in Siria contro daesh e dei civili in patria a causa degli attentati del PKK.

Gli italiani e gli europei conoscono tutto questo? O si fanno rigirare dai soliti lobbisti interessati che ci vogliono succubi ai loro interessi mostrando belle donne che fanno brillare gli occhi ai maschi nostrani, offuscando la ragione con la divisa, una diversa dall'altra, dell'YPG, o dichiarano che questi miliziani vogliono l'uguaglianza dei sessi, uno stato non religioso, diritti alla pari, senza povertà e libertà per tutti; insomma stato di utopia che in nessuna parte del mondo potrà mai esistere, ed esaltano combattenti europei andati in Siria per arruolarsi(foreig fighters) con i curdi a combattere IS e di conseguenza ne fanno dei martiri e addolciscono i cuori delle nostre donne romantiche facendo perdere di vista i veri obiettivi?

Qual è il vero problema che affligge l'Europa dopo aver letto tutte questo fiume di parole? La non partecipazione alla spartizione delle zone ricche di petrolio della Siria? Non avere le mani sulle decisioni che accadono in quelle zone nonostante la cosi detta unica democrazia del Medio Oriente, che fa di peggio intorno ad essa, sta cercando di accaparrarsi i curdi a nome degli USA che oramai on riescono più a tirar fuori un ragno dal buco? Paura che arrivino circa un migliaio di foreign fighters made in IS? Terrore di dover affrontare di nuovo un'ondata di circa due milioni di rifugiati?

La non conoscenza dei verdi padani


Diretto a quelli li, un certo Roberto Marcato e una certa Rizzotto, la quale quest'ultima, non si è capito cosa sia. Riferito a voi che vi fate paladini dell'inutile ancora non avete capito che non avete nessun diritto di dire a me, italiano anzi meridionale di andare a mangiare la carne nel mio paese. Vero, io sono meridionale, quindi il mio paese è il Sud. Voi siete quelli biondi barbuti che vivono nelle capanne, con gli elmetti con le corna, gli uomini, e le donne rinchiuse nelle capanne a cucinare il cacciato dei mariti dall'elmetto con le corna.



Visto il grado di conoscenza, mi piacerebbe farvi conoscere, ma inutile farlo a chi funzionalmente non vuole capire perché ha in testa un elmetto con le corna, che gli impedisce il normale funzionamento delle onde celebrali, che gli animali sono macellati nei macelli italiani sottoposti ai vincoli sanitari di legge. Oh forse, perché il famoso elmetto impedisce la normale comunicazione, non conoscete le norme sanitarie, dato che la lega delle leggi di Roma se ne fa sberleffa?

E poi, vichinghi d'oltre Po’, che fate pena ai vichinghi d'oltre alpe, l'animale non è trucidato. Leggere trattati scientifici che spiegano che il taglio della trachea, non fa soffrire l'animale? No? Leggere? Il motivo è che non vi è dolore nel dissanguamento. Lo sapevate? La perdita di sangue porta a sfinimento e quindi ad abbandono delle forze lentamente. Perché non domandate ai vostri contadini padani come ammazzavano il porco prima di mangiarlo? Sapete chi sono i contadini padani? Anche quelli del triveneto, è lo stesso! Vero è che voi siete abituati a sparare, visto che volete dare le armi a tutti per sparare all'impazzata contro chi si presenta a casa vostra.
 Un colpo alla testa è più micidiale e abominevole del taglio alla gola. S'informi prima di dire eresie. Informarsi? Informare? Esiste da voi questo verbo?

E un'altra cosa che sempre mi chiedo: perché non dite mai a un ebreo di non mangiare la carne kosher? Perché non dite mai a un ebreo di andare a mangiare la carne a casa sua? Paura? Sottomissione?

Ah, dimenticavo, visto che sono musulmano, io conosco anche la Bibbia e il Vangelo meglio di voi. Voi baciate crocefissi e tenete in mano libri senza sapere cosa essi dicono. Sapete chi è Abramo? Sapete che i cristiani, tutti, prima dell'avvento dell'ateismo illuminista, mangiavano le carni solo dopo sgozzamento?

Cosa volete sapere voi di cultura, siete falsi, bugiardi e anche male informati.

L'attacco alla moschea in Francia per i media italiani, non è un attentato


Dieci giorni giorno fa, in Francia, alla grande moschea di Colmar, uno squilibrato, come riferiscono uno o due media italiani, si è lanciato contro l'edificio tentando di sfondare il muro della moschea, e non se ne comprende, almeno cosi riferiscono le autorità, il motivo.

Questo è quello che c'è dato sapere nel nostro paese. Infatti, per avere più informazioni bisogna o sfogliare i media francesi e inglesi oppure quelli musulmani. Io come presidente di ANMI, ho voluto attendere qualche tempo, per vedere se ci fosse stata la stessa risonanza d'informazione che capita quando a lanciare una macchina o autocarro sia un musulmano, e di conseguenza, la notizia è trattata in modo molto diverso.

Fosse stato un musulmano, anche se squilibrato, come si dice del francese, di certo i media italiani sarebbero pieni di titoloni inneggianti all'assioma musulmano terrorista, e per giorni e interi pomeriggi tutti ad accusare e a provocare allarmismo verso noi musulmani.

Valutazioni e commenti opposti e che influenzano il pubblico in maniera differente e drogano la realtà dei fatti. Fa comodo oggi avere un nemico per scaricare tutte le inefficienze della governance incapace di risolvere problemi e aiutare le persone bisognose. E i media servono all'occorrenza per far dimenticare i colpevoli e accusare gli innocenti. Malcom X insegna: "Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono."

In fine cos'è accaduto? Uno squilibrato, ripetiamo la versione drogata di islamofobia francese, si è lanciato prima della preghiera del tramonto, contro uno degli ingressi della moschea, sfondando il cancello e un muro dell'edificio, distruggendo inesorabilmente la sua C4. In termini tecnici inerenti all'ordine pubblico, ha compiuto un attentato contro la moschea e comunità musulmana del luogo.

Le parole di Saoudi Samah, segretario del luogo di culto: "Abbiamo sentito un rumore di auto, pensando fosse un incidente, poi un secondo forte rumore accorgendoci dell'auto che ha sfondato il muro della nostra moschea." Continua il segretario: "Se fossimo stati in preghiera, sarebbe stata una strage."

Subito i fedeli, impauriti, pensando a ciò che è accaduto in Nuova Zelanda, hanno cercato riparo e chiamato la polizia, che giunta sul posto, ha arrestato lo pseudo matto, senza rilasciare nessuna informazione, almeno sino a oggi.

Sembra che in Francia vada di moda per chi voglia colpire noi musulmani lanciarsi con le auto contro i fedeli o moschee, poiché sia nel 2018 contro la moschea Al Wifaq nel villaggio francese di Mons-en-Baroeul vicino a Lille e sia nel giugno 2017, un altro squilibrato per i media, tentò di guidare un'auto in mezzo alla folla di musulmani usciti da una moschea di Parigi.

Le Donne Musulmane



L’Immaginario comune dei nostri paesi vuole che solo la donna occidentale, sia l’unica ad aver ottenuto la piena emancipazione in tutti i settori della società, rispetto a tutte le altre donne del resto del mondo, specialmente rispetto alla donna musulmana. Immaginario che continua a ripetere come un mantra, che in paesi, di religione musulmana, la donna sia soggiogata e chiusa nelle quattro mura domestiche, al servizio del fantomatico uomo padrone.
Esporta la sua idea, in ogni angolo del mondo, che solo la donna occidentale e, soprattutto quella non credente sia libera da ogni costrizione e obbligo verso l’uomo padrone, accusando in particolar modo, di maschilismo, il mondo musulmano.
Non sapendo che nel corso del tempo, le donne musulmane, hanno avuto un’importanza fondamentale nella crescita della società, avendo una rilevanza alla pari e se non superiore agli uomini e riuscendo a essere promotrici di cultura, politica e socializzazione.
Sono state fondamentali quando le donne dell’occidente erano costrette a nascondersi perché cacciate di stregoneria, sono state fondamentali quando sempre nel moderno e avanzato occidente, erano rilegate a essere semplici dame di compagnia, a essere decisive nelle scelte politiche e di governo del proprio paese, dall’inizio sino ai giorni nostri: come la pakistana Benazir Bhutto, che fu eletto primo ministro all’età di 35 anni. Governò il duo popoloso paese negli anni dal 1988 al 1996.
Le bengalesi Khaleda Zia, e Shaykh Hasima Wajed, due donne primo ministro dello stesso paese, la prima ben due volte, negli anni novanta e nei primi del duemila, la seconda, primo ministro durante il primo decennio del secondo millennio. Essa è considerata tra le prime donne più potenti al mondo, e ricopre un ruolo importante nel Council of Women World Leaders.
In Indonesia, che è la nazione più popolosa a maggioranza musulmana, con il primo ministro Megawati Sukarnoputri dal 2001 al 2004, ora presidente del partito democratico indonesiano.
Roza Isakovna Otunbayeva presidente del Kirghizistan dal 2010 al 2011. In precedenza fu ministro degli Esteri e capo del parlamento per il partito socialdemocratico del suo paese.
Anche in Africa, le donne musulmane hanno lasciato traccia alla guida dei loro paesi: Aminata Touré, primo ministro del Senegal dal 2013 al 2014, e Cissé Mariam Kaïdama Sidibé, primo ministro del Mali dal 2011 al 2012.
In Turchia, con Tansu Çiller, nata a Istanbul, laureata nella sua terra e in due università statunitensi, tra cui Yale, fu primo ministro dal 1993 al 1996, continuando poi come deputata per altri anni. Anche lei fa parte del Council of Women World Leaders.
E sempre di origini turche, ma a Cipro Sibel Siber ha prestato servizio come primo ministro della Repubblica Turca di Cipro del Nord dal 2013 al 2015.
Anche in Europa ci sono state donne politiche musulmane d’importante rilevanza: Atifete Jahjaga, terzo presidente dal 2011 al 2016 del Kosovo, e Sayeeda Warsi, prima donna ministro musulmana a sedere nel governo inglese. Essa fece scalpore quando si dimise per la posizione poco convincente assunta da Londra sul conflitto di Gaza del 2014.
E non solo nei paesi musulmani le donne di fede coranica hanno ricoperto questa figura importante, in nazioni come le Mauritius e come Singapore, rispettivamente Amenah Gurib e Halima Yacob, hanno avuto il compito di svolgere il capo del loro stato.
Nell’antichità, quando il medio evo declassificava la donna in Europa, in Asia, a nuova Delhi dal 1205 al 1240, una donna fu sultano: Raziyya. Essa volle essere chiamata Sultano e non con il termine al femminile, che la sminuiva, e in particolare lei vestiva maschile per rafforzare il suo dominio sulla corte e sul popolo.
Fondò scuole, accademie, centri di ricerca e biblioteche pubbliche.
Donne, che in politica, hanno avuto il posto più alto di rappresentanza e comando, svolgendolo al pari se non meglio dei colleghi uomini, com’è sempre stato tra i musulmani. Donne che di sicuro non hanno nulla da imparare dall’immaginario occidentale che le vuole chiuse in casa e agli ordini degli uomini. Donne che hanno avuto potere, in paesi non occidentali e musulmani, prima che in quei paesi dove l’immaginario comune non è riuscito ancora a esprimere un presidente o un primo ministro donna.
Nel Corano, con due versetti specifici, la donna non è creata dall’uomo ma, insieme con esso.
Non c’è nessun musulmano che segue il suo credo che possa pensare il contrario. Dai tempi in cui la società musulmana, iniziava a formarsi le donne scandivano la vita, i modi e l’importanza del presente.
Il primo martire fu una donna: Sumayyah bint Khayyat, non un uomo come spesso accade nei racconti di avvenimenti dell’occidente, e la prima donna che poteva dare conferma delle parole e quindi delle leggi musulmane fu la moglie del Profeta, Dio lo abbia in gloria, Aisha bint Abu Bakr. Come la prima credente fu Khadija bint Khuwaylid, la prima moglie di Muhammad, Dio lo benedica.
E non solo all’alba della nascita dell’Islam, in seguito, riscontriamo sempre la figura femminile in fasi cruciali e importanti. Durante il regno degli Abassidi, furono istituiti gli harem, che non sono quello che normalmente si pensa, ma luoghi ove le donne dei potenti, della famiglia e dell’entourage dei governanti si ritrovavano per discutere e dare consigli decisivi, sulla guida sia politica sia fisica dell’impero musulmano.
Esempio di rispetto della legge e attaccamento alle osservanze fu Nusayba Ka’b bint Al-Ansariyah, uno dei primi avvocati per i diritti delle donne musulmane. Lei chiese a Muhammad, che Dio lo benedica: “Perché Dio si rivolge solo agli uomini nel Corano?”, suscitando scalpore nei fedeli, tranne che nel Profeta, che dopo aver scambiato opinioni con lei, ricevette la rivelazione di alcuni versetti che affermavano l’uguaglianza delle donne con gli uomini.
E nella scienza e cultura, dai tempi passati ai giorni nostri, le musulmane sono state sempre innovatrici e portatrici di sapienza: la prima università al modo, fu pensata, creata e gestita da Fatima al-Fihri. Investi tutto il suo denaro per un’opera di bene per la comunità: la moschea Al Qarawiyyin, che si trasformò in Università nell’859. E prima di lei poetesse, studiose e mistiche: Rab’ia al-Adawiyya, iraqena dell’ottavo secolo, che approfondì da mistica il concetto di “Divino amore” verso Dio l’altissimo. Era nata schiava, e una notte, chi ne aveva la proprietà, vide una luce intensa sopra la sua testa senza essere mantenuta da qualcuno o qualcosa, mentre lei faceva la preghiera. A quella visione la rese libera.
Celebre è la risposta che lei dava a chi la vedeva camminare per strada con un secchio d’acqua in una mano e una candela nell’altra: “Voglio dare fuoco al cielo con questa fiamma e spegnere il fuoco dell’inferno con questa acqua, in modo che le persone cessino di adorare Dio per paura dell’inferno o per tentazione del cielo. Bisogna amare Dio perché Dio è amore “.
O la nigeriana principessa Nana Asma’u (1793-1864), poeta e insegnante. Parlava correntemente arabo, fulfulde, hausa e amache, era esperta in testi e opere in arabo, greco e latino classico. Nel 1830, formò con altre donne insegnanti, un gruppo che viaggiava in tutta la regione per educare le donne che non potevano permettersi gli studi. Ancora oggi è un punto di riferimento per le donne africane.
Non dimenticarsi di Shirin Ebadi, iraniana. Fu Capo della Giustizia del suo paese e premiata con il Premio Nobel per la Pace nel 2003, la prima donna musulmana a ricevere tale premio. Anche Maryam Mirzakhani, matematica iraniana, ricevette la Medaglia Fields nel 2014 per i suoi studi, prima donna in assoluto a ricevere questo premio.
Anche nello spazio le donne musulmane si sono fatte valere: Anousheh Ansari, statunitense, nel 2006, divenne la prima di fede musulmana nello spazio.
Grandi esempi di come l’Islam è la legge della pari opportunità e uguaglianza tra tutti. Esempi di donne che si sono fatte conoscere, per la loro bravura, per il loro sforzo di essere all’altezza dell’impegno preso, cercando di portarlo a termine nel migliore dei modi. Esempi di grandi donne, che sono supportate e circondate da tante altre donne musulmane che compiono il loro dovere impegnandosi al meglio, giorno dopo giorno lontane dai riflettori, avendo spesso anche una famiglia da portare avanti.

CS su Imam che nega divorzio perché "esercita per hobby"




Nella nostra quotidiana opera di aiuto per la comunità musulmana, ad ANMI è giunta l’ennesima situazione molto sgradevole da gestire, per la comunità musulmana italiana. Situazioni che purtroppo avvengono troppo spesso: imam che si autodefiniscono e si autocelebrano come tali, che rifiutano di aiutare sorelle italiane in estrema difficoltà ,per divorziare da arabi spesso compiacenti (se non complici) di questi imam fai da te. La cosa grave è stata che questo sedicente imam, ha detto alla sorella italiana, la quale si era recata per aiuto e conforto: "Io sono imam per hobby in questo centro islamico, quindi non posso fare ciò che mi chiedi".

ANMI resta ferma sul fatto di dover assolutamente disciplinare queste figure e questi matrimoni con un accordo dello stato, per far si che non si ripetano più situazioni sgradevoli, e che ci sia tutela per tutte le parti.


DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE

Raffaello Yazan Villani:

“ Da qualche giorno, una nostra associata, mi ha portato a conoscenza di un caso, purtroppo molto frequente, di una ragazza italiana musulmana, che cerca di risolvere un problema di divorzio con il marito avuto in precedenza.
Questo contratto di matrimonio è stato stipulato nel Centro Islamico di Catania, da una persona che si dichiara imam di tale centro.
Ho il dovere di spiegare che, tutti questi matrimoni per la legge musulmana non sono totalmente validi.
Le ragioni: una di queste è che questi personaggi non sono imam, ossia non hanno nessuna qualifica per esserlo (più del 90% in Italia), e soprattutto non sono 'Qadhi', ossia figure giuridiche preposte al ruolo di sentenziare sui contratti di matrimonio,secondo il diritto musulmano;


La più importante è che questi contratti di matrimonio non possono essere resi validi, in un paese come l'Italia, poiché nessuna autorità legislativa li ha resi conformi alla shari'ah.
Significa che in ogni paese musulmano, questi contratti hanno valore sia civile sia religioso, e sono registrati negli uffici preposti del governo, e il matrimonio ottiene cosi i diritti e i doveri, sia legali sia religiosi.

La stessa cosa succede in Italia, quando si trascrivere un matrimonio in comune.

Già questo dovrebbe far capire che la quasi totalità dei matrimoni fatti nei centri islamici, non preceduti da quello svolto in comune o dalle pubblicazioni di rito, non hanno una validità effettiva, poiché il matrimonio islamico è un contratto vero e proprio tra le parti, dove vengono specificate alcune voci, che le parti vogliono sottolineare. Infatti un contratto di solo “Moschea” non ha valore in eventuali cause di separazione o altre controversie, rendendo cosi la donna vittima due volte, poiché convinta nella bontà dell’azione seguita.

Basterebbe veramente poco, fare il matrimonio civile presso lo stato civile italiano oppure far vedere che c’è la volontà di sposarsi tramite le pubblicazioni, e in seguito fatto quest'atto dovuto a tutela delle parti e della legge, celebrare il matrimonio in Moschea.

Naturalmente tutto questo non è detto da questi personaggi, vuoi per ignoranza, poiché hanno scarsissima conoscenza della dottrina musulmana, oppure essendo in malafede, perché, perderebbero probabilmente, la loro supremazia effimera sulla comunità.

La cosa più grave è che questi personaggi si presentano sia come imam delle comunità, sia come guida spirituale della stessa, non assolvono ai loro compiti, cioè essere pronti a ricevere ogni musulmano, che ha bisogno di risolvere ogni sua esigenza.

In verità, questi personaggi, si fregiano del termine guida spirituale o rappresentante della comunità musulmana, solo quando devono apparire sui media, quando sono chiamati a essere al fianco delle autorità italiane; se c'è da guadagnare si muovono, se invece c'è da mettersi contro qualcuno della comunità straniera, spesso un loro connazionale e spesso nei casi di matrimonio misti, si tirano indietro.

Com'è accaduto a Catania, dove un certo signore, un tale Mufid che, alla richiesta di una sorella italiana di essere aiutata per un caso di divorzio, si è sentita rispondere: 'Mi spiace, sorella, ma io sono un imam per hobby, non posso fare nulla, non sono all'altezza di fare nulla!'.


Certo, che per essere un imam per hobby, il signore dice di rappresentare la comunità, ne è il portavoce, celebra le preghiere delle feste e perfino i matrimoni. Mi chiedo 'Sei un imam per hobby solo quando ti conviene?'

Ho cercato personalmente di prendere contatto con il fratello, per avere spiegazioni, ma appena ha capito quale fosse l'argomento delle delucidazioni, sono stato aggredito al telefono e non mi è stata data la possibilità di avere un pacifico confronto, in modo da trovare una soluzione per la sorella.

Mi chiedo, ancora, se uno che dice di rappresentare la comunità, può rifiutare una spiegazione su un tema cosi difficile, e mi chiedo se questo sedicente imam di Catania lo è per 'hobby' o è una effettiva guida spirituale? E se lo è, dove sono le sue credenziali?

Io, da musulmano e da presidente di ANMI, sono indignato per il trattamento riservato alla ragazza italiana(non mi meraviglio che questi falsi imam siano anche invitati da altri e parlino di integrazione femminile); sono arrabbiato che questi giocano con la fede dei musulmani(in questo caso con quelli di Catania); e sono veramente deluso da queste persone che mostrano tutto quello che non è il comportamento che deve tenere un musulmano davanti agli occhi di chi ci guarda.

Chiedo alla comunità di Catania di fare luce su questo personaggio, e se vuole avere come guida, o un imam che fa questo solo per hobby.

Chiedo, anche a tutta la comunità di finirla con il difendere a tutti i costi, le malefatte dei compatrioti, a discapito delle donne italiane e degli italiani in generale, ricordo che viviamo in Italia, non in latri luoghi al di là del mare".

CS su gravi fatti di violenza su bambini







Da poco è accaduto qualcosa veramente incresciosa che non merita nessuna giustificazioone, per coloro che si sono permessi di picchiare a Pisa, ragazzini che si trovavano nei centri islamici a imparare versetti del Sacro Corano.

ANMI condanna tale vile atto e non da nessuna scusa a questi personaggi per trovare una giustificazione a tale gesto.

DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE RESPONSABILE
Raffaello "Yazan" Villani:

Da presidente di un'associazione musulmana, non riesco a capacitarmi come possano svilupparsi alcune notizie all'interno della mia comunità.

Ne leggo troppe purtroppo, e ogni volta cerco di capirne il motivo e di trovare un appiglio di logica per avere un quadro sull'accaduto.

Ma spesso non lo trovo, e andando oltre l'esasperazione dei media che è troppo spesso usata contro l'Islam, anch'io provo ribrezzo e sdegno per certe opere, compiute da chi dovrebbe essere d'esempio per l'intera comunità e anche per chi c'è intorno.

Abbiamo noi di ANMI, in un anno di attività, portato alla luce e confermato alcuni fatti incresciosi d'imam che, oltre ad auto eleggersi per questo ruolo, non avendone le capacità teologiche, compiono azioni veramente atroci. Oltre a imbrogliare chi cerca di fare elemosina, oltre a molestare donne con la scusa di preghiere rituali, adesso questi fantomatici ed esaltati personaggi, osano toccare gli angeli che camminano sulla terra, i figli prediletti, il futuro della generazione e della società, chi sarà la vita in questo mondo: i bambini.

Ecco a questi, che io non definirei certo uomini, spetta una punizione dura. Molto più rispetto ad altri reati: primo perché i bambini non si toccano e questo è detto ben specificatamente in tutti i libri di fede e in tutti i libri di teologia e dottrina, che non riguardano solo l'Islam. Secondo perché questi, che non definisco, stavano esercitando uno dei mestieri più antichi, difficili e allo stesso tempo più belli e affascinanti del mondo, quello dell'educatore insegnante. Lo faceva il nostro Profeta, e lo esercitava con amore gioia e abnegazione. Terzo perché questi, dovrebbero essere l'interfaccia con il mondo che ci circonda, e non possono assolutamente commettere queste atrocità, perché per una cosa del genere, tutti noi veniamo messi al pubblico arbitrio, e se ci va bene bistrattati. Ed io mi sono stancato, di sentire parole che infangano, distruggono e rovinano la mia religione, dopo anni di sacrificio e di tempo di noi gente per bene che spendiamo volentieri per far conoscere cosa è l'Islam.

Sono stanco di questi esseri, e meritano di sicuro una dura ed esemplare punizione in questa vita. E statene pur certi, voi non musulmani che leggete, che questo non è lontanamente Islam.

Io condanno anche chi sapeva e non ha detto nulla, con la scusa di non far trapelare fuori ciò che accade nella comunità. Che cosa siamo, mafiosi che abbiano l'ordine dell'omertà?

Riflettiamo noi musulmani su questo mio ultimo pensiero, e dico a voi, italiani che, a ragione a volte, vi fate i concetti errati sull'Islam, di ascoltare chi come voi vive in Italia e si comporta da italiano, vive da italiano e pensa da italiano. Noi siamo italiani in tutto e nel modo di fare e pensare, abbiamo lo stesso Dio che avete voi, ma lo adoriamo con orazioni diverse. Tutto qui.


Non abbiate paura dei vigliacchi: Dio è con noi.



A chi mi riferisco? A tutti quelli che hanno perso tempo della loro forse preziosa vita, a criticare e sminuire l'opera di aiuto, rivolta verso una ragazza italiana, una nostra sorella, presa in giro da un inconcludente, falso essere egiziano.

Sono tutti quelli che hanno messo in dubbio la sofferenza, le mancanze, la tortura psicologica, che ha subito questa povera ragazza.

Pensate se fosse vostra figlia, al suo posto, a te che agisci solo per mettere tensione, calunnia e zizzania, nonostante il tuo nome ha un nobile sentimento, a te che accusi di non conoscere nulla della religione e che io, insieme a tutta l'Associazione siamo falsi e facciamo tutto questo solo per nostro tornaconto, e poi sui tuoi profili predichi pazienza e sentimento verso la comunità.
Pensa a tua figlia, tu che dalla tua lunga barba fai intendere di essere un uomo giusto e poi nascondi le malefatte più atroci e ripugnanti.



Pensate alle vostre figlie prese in giro da uno che ha venduto la sua anima al diavolo per un pezzo di carta di color bordò e cerca in tutti i modi di ottenerlo. Pensate e fatevi un esame di coscienza, prima di dar fiato a quel bene che Dio vi ha donato, magari capirete la sofferenza di una donna, sempre se ne siete capaci. E poi sbandierate integrazione e tolleranza, ma sapete cosa vuol dire "femminile?".
E cosa dire della maggior parte dei bugiardi, approfittatori, scriteriati e falsi imam. Dovrebbero vergognarsi, nascondersi e scappare da tutti e da tutto il creato, per la loro arroganza di definirsi tali, quando non hanno neanche un briciolo della conoscenza che serve, meglio fare un semplice lavoro e più onesto come quello di fare le pulizie, sempre se ne siete in grado.
Provate a fare questo nei vostri paesi, dove non potete prendere in giro le persone, poiché sanno quello che siete realmente, e vedremo se vi faranno solo aprire la porta di una moschea per fare come fate qui. Ma questo lo sapete Vergognatevi!

Religiosamente parlando, tutte le vostre malefatte saranno chieste a Dio il giorno che solo Lui conosce. Neanche questo vi basta per aver vergogna di voi stessi?

Meglio non avere gente come voi, ed e meglio non avere moschee, se voi siete chi rappresenta le guide della preghiera. Diciamo, noi fedeli, grazie a Dio, l'Altissimo, che per i nostri riti, non abbiamo bisogno di certi figuri: "Ogni terra è moschea"; è Dio nella sua Immensa Sapienza e Gloria ci aiuta.
Non contenti, fanno anche le spie, i traditori tra voi, alle spalle del vostro stesso fratello. Vi aiutate nelle vostre infide meschinità e accusate, sparlate, criticate chi cerca di organizzare al meglio i musulmani, chi cerca di dare un volto presentabile della comunità, nonostante le vostre malefatte, e la cosa ancora più grave che lo fate nell'ombra, e intimorite, minacciate senza aver timore di Dio, un musulmano, se questi non vi offre un tornaconto o osa esservi di parere avverso al vostro.

Vi definite imam di una città, dei musulmani di quel posto, come se esistono gli imam delle città. Avete spettacolarizzato l’Islam, per il vostro fabbisogno personale. Vergogna! Dio ci protegga da tale idolatria. Non avete compreso nella vostra saccenza, che non esiste da nessuna parte nei paesi musulmani ciò di che voi fate qui in Italia? Dove in un paese musulmano vi è un " imam di (nome di una città)", ditemi dove questi imam rappresentano, nei vostri paesi tutti i musulmani. Vi siete cosi integrati in Europa che avete cliericizzato l'imamato, vi siete fatti vescovi e cardinali, pontificate come papi, avete fatto ciò che Dio l'Altissimo ha sempre proibito: imitare i non musulmani. Come fidarsi di voi? Voi sareste le nostre guide?

Ecco chi sono i vigliacchi e gli ipocriti. E non vado oltre per non essere volgare, con voi non ne vale proprio la pena.

Ora dopo questa mia, mi lancerete le vostre maledizioni? Mi additerete come un appestato? Mi escluderete dalle vostre moschee? Farete di me qualcuno da emarginare? Nessun problema, sapete meglio di me, se dite di conoscere l'Islam, che chi dice la verità e mette a nudo le ingiustizie temendo solo il giudizio divino, non di certo si piega davanti a chi distrugge l'Islam.

Invece di pontificarvi o sentirvi saccenti, difendete chi ha bisogno di aiuto, offrite l'impegno a chi necessita, salvaguardate le donne che sono le basi della società. Anche contro tuo padre e tua madre, figurarsi contro uno sconosciuto che è nel disonore e nel peccato. Dio aiuta chi dona il suo tempo e la sua energia agli altri. Dio apprezza e difende chi dedica anche un secondo del suo tempo ad aiutare il sofferente. Dio con il Suo Immenso potere protegge chi segue le sue parole e cerca di attuarle, anche contro questa gente.

Noi ci rifugiamo in lui da costoro e dal demonio.     
                  
Dio è con noi.

Esempio di falsificazioni della storia

Essere oggi, liberi pensatori, liberi nell'avere un idea su ciò che ti circonda è cosa assai rara. Siamo costretti a seguire ciò che ci viene indicato, altrimenti sei considerato diverso, sei considerato pericoloso e da tenere in disparte.
Avere una proprio stile mentale non è consentito, scavare nella reale storia non trasfigurata di pone sotto il riflettore della censura e del controllo.



Verrai "attenzionato", sarai "interessato".

Sei costretto a seguire il corso d'acqua putrida che questi ti stanno proponendo come unica fonte di salvezza e ricchezza. La loro propaganda, è l'unica cosa che devi e puoi seguire.

Altrimenti sarai "attenzionato", sarai "interessato".

E a me non interessa che tu mi dai attenzione, come non m'interessa dei libri di regime che raccontano la storia scritta dai vincenti.

A me non interessano qui personaggi che scrivono per servire e prostrarsi a chi detiene il potere e può permetterti, a te scribacchino venduto per un tozzo di pane (neanche la dignità dei 30 denari) di stamparti un libro.

Non m'interessa ciò che si racconta nelle narrative inquinate o nei romanzi storici falsi e bugiardi, che nascondono al verità a favore della propaganda asservita al miglior pagatore.

Come non m'interessano la tv massimalista e i vari film-movie provenienti dall'infernale macchina di propaganda governata da chi vuole sottomettere e cancellare la storia vera del pianeta.

Sottomettere sì. Non vi è dubbio che vogliano questo. 
Asserviti si, vi vogliono cosi.

E non è difficile capirlo, nonostante appunto, stanno cercando da millenni di confondere e far dimenticare la storia reale.

C'è bisogno di prove a sostegno? Basta voltarsi e guardarsi intorno, basta vedere cosa negli ultimi giorni circola in rete, capendo chi e cosa vuole tutti siano "i loro gentili":


leggi il link

scarica il link

Buona Festa del Sacrificio

عيد الأضحى
 
FELICE FESTA DEL SACRIFICIO
 
EID AL-ADHA
 
A tutti voi auguriamo una felice festa del sacrificio.
Facciamo del bene, aiutiamo chi ha bisogno in questi giorni di festa per donare loro felicità.

Con la speranza che Dio, l’Altissimo ci ricompensi. Amin